Cos’è il residuo fisso? Impariamo a leggere l’etichetta per scegliere l’acqua più adatta a noi

Fonte Margherita

Per scegliere con consapevolezza l’acqua più adatta alle nostre esigenze dobbiamo imparare a leggere con attenzione l’etichetta, una vera e propria miniera di informazioni in cui possiamo trovare la “carta d’identità” della nostra acqua. Tra tutti i dati riportati sull’etichetta, ce n’è uno che non può mancare mai: è quello relativo al residuo fisso, uno dei parametri fondamentali per definire le caratteristiche dell’acqua e aiutarci a scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze.

 

Cos’è e come si calcola il residuo fisso

Quando si parla di acqua si utilizza spesso l’espressione “residuo fisso”, dietro cui si nasconde un vero e proprio mondo tutto da scoprire. Il residuo fisso, infatti, è un parametro relativamente semplice da calcolare, che però è in grado di dirci molto sulla qualità dell’acqua che beviamo. Per ottenere il suo valore è sufficiente prendere un litro d’acqua, filtrarlo per eliminare eventuali impurità, portarlo a una temperatura di 180°C e pesare quello che resta una volta che l’acqua è evaporata. Questo valore (misurato sempre in milligrammi per litro, mg/L) corrisponde alla quantità di sali minerali e oligoelementi che sono presenti nel litro d’acqua che abbiamo analizzato ed è, in qualche modo, ciò che conferisce al nostro prodotto le sue particolari caratteristiche di gusto e di leggerezza.

L’etichetta riporta questo dato per darci un’indicazione importante a proposito della qualità dell’acqua che stiamo bevendo: più il valore del residuo fisso è alto, infatti, maggiore è la presenza di minerali disciolti in essa. Questa maggiore o minore presenza di minerali influenza in modo significativo la qualità dell’acqua, rendendola più o meno gradevole per il nostro gusto e più o meno adatta per il consumo da parte di individui con bisogni dietetici particolari.

 

La classificazione delle acque sulla base del residuo fisso

La quantità di residuo fisso ci permette di classificare le acque in diverse categorie:

  • Acque minimamente mineralizzate: rientrano in questa categoria le acque che hanno un residuo fisso minore o uguale a 50 mg per litro. Sono le acque più “leggere” che si trovano in commercio, favoriscono la diuresi e non affaticano i reni.
  • Acque oligominerali (dette anche “acque leggermente mineralizzate”): la maggior parte delle acque italiana rientra in questa categoria, dal momento che ha un residuo fisso compreso tra i 50 e i 500 mg per litro. Sono acque leggere, adatte per essere consumate durante i pasti e per essere bevute nel corso di tutta la giornata.
  • Acque medio-minerali: in questa tipologia di acqua il residuo fisso è compreso tra i 500 e i 1500 mg per litro. Queste acque apportano una discreta quantità di sali all’organismo, quindi sono adatte per essere consumate ad esempio dopo l’attività sportiva, quando bisogna reintegrare i minerali dispersi con il sudore. Per la stessa ragione sono acque adatte ai ragazzi in fase di crescita o alle donne in gravidanza (sempre che non sussistano problematiche renali, che rendono preferibile consumare acque più leggere).
  • Acque ricche di sali minerali: sono le acque più “pesanti” in commercio e contengono più di 1.500 mg di sali minerali per litro. La significativa quantità di minerali che apportano le rende adatte per essere utilizzate come acque curative, e per questa ragione vanno sempre assunte su indicazione e sotto controllo medico, per evitare che la loro pesantezza provochi pericolosi effetti indesiderati.

 

Come scegliere l’acqua più adatta a noi sulla base del residuo fisso

Non dobbiamo commettere l’errore di credere che il residuo fisso sia un parametro che ha valore assoluto, e che quindi sia sempre meglio scegliere un’acqua con residuo fisso basso o alto. Il residuo fisso è un parametro che ci racconta le caratteristiche dell’acqua, ma che non ne influenza in termini assoluti la qualità. La preferenza per una determinata tipologia di acqua dipende dal nostro gusto, dal nostro stato fisico, dalle nostre necessità nutrizionali, dal momento della giornata in cui intendiamo consumarla. Questa indicazione è valida per tutti i consumatori, ma è particolarmente importante nel caso in cui sussistano situazioni particolari (come la gravidanza, la presenza di patologie, l’età avanzata) che richiedono una particolare attenzione al regime dietetico e alimentare seguito.

I sali minerali e gli oligoelementi sono fondamentali per la nostra dieta e il nostro benessere, quindi è importante assumerli nella giusta quantità, che può variare a seconda della stagione o delle nostre particolari esigenze. Per questa ragione bisogna sempre leggere con attenzione l’etichetta dell’acqua che beviamo, per sapere con precisione quanti e quali sali stiamo ingerendo e poter quindi compiere scelte consapevoli e corrette, che ci aiutino a mantenerci in salute e a goderci al meglio anche un gesto semplice come bere un bicchier d’acqua.

 

ACQUA A DOMICILIO CONSEGNATA A CASA TUA  Richiedi una consegna di acqua a domicilio. I nostri distributori coprono  tutto il territorio Italiano.  RICHIEDI SUBITO UNA FORNITURA

Dieci motivi per cui bere acqua fa bene alla salute