La qualità dell’acqua che beviamo è un argomento su cui non si può scherzare: per questa ragione Fonte Margherita dedica tutta la sua attenzione e la sua professionalità al controllo delle acque che imbottiglia, effettuando analisi in ogni fase della lavorazione e accertando la qualità di ogni singolo lotto che viene prodotto nei suoi stabilimenti di Torrebelvicino e Valli del Pasubio.
La dottoressa Alessia Cicchelero, responsabile laboratorio analisi dell'azienda, ci ha parlato dei controlli a cui viene sottoposta l’acqua prima di essere imbottigliata, illustrandoci le procedure effettuate negli stabilimenti di Fonte Margherita per garantire a tutti i clienti un prodotto sicuro e di alta qualità, che mantenga la sua purezza dalla fonte fino alla tavola.
La qualità dell’acqua inizia alla sorgente, ed è per questo motivo che i primi controlli sul prodotto vengono effettuati ben prima che l’acqua raggiunga gli stabilimenti di imbottigliamento.
Il responsabile delle sorgenti di Fonte Margherita visita almeno una volta alla settimana ognuna delle diverse fonti – tutte situate in quota, in contesti incontaminati e lontano da centri abitati – effettuando un controllo visivo sia sull’acqua che sulle condizioni della zona, per accertarsi che tutto sia in ordine. Questo primo controllo è fondamentale per cogliere ogni piccolo segno di inquinamento dell’ambiente circostante la sorgente, e per avere la certezza che non ci sia nessun fattore macroscopico in grado di danneggiare la qualità dell’acqua.
Una volta a settimana, inoltre, l’acqua di ogni singola sorgente viene controllata a livello microbiologico direttamente alla fonte, per avere la certezza che non ci siano contaminazioni da parte di agenti patogeni (Enterobatteri, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Escherichia coli…) che potrebbero avere un impatto negativo sulla salute dei consumatori. Alla sorgente vengono anche controllati alcuni parametri chimici di base (pH, durezza, conducibilità…), per accertare che non ci siano valori che si discostano dalla norma.
Quando l’acqua raggiunge lo stabilimento di imbottigliamento viene immediatamente sottoposta a una nuova serie di test, che controllano gli stessi parametri già rilevati alla sorgente e accertano che i dati siano coincidenti. L’analisi completa del prodotto, che viene poi riportata anche sull’etichetta delle bottiglie, viene invece effettuata una volta l’anno presso un laboratorio gestito da un ente esterno, solitamente l’Università di Padova.
Se tutto è a posto, a questo punto si può procedere con l’imbottigliamento dell’acqua. I controlli, però, non finiscono qui: su ogni lotto di acqua imbottigliata, chiusa e tappata vengono eseguite due ulteriori analisi a campione, per accertarsi che tutto sia a posto prima che l’acqua venga stoccata e lasci lo stabilimento.
Controllare l’acqua, però, non è sufficiente per garantire una perfetta sicurezza del prodotto finito: per essere certi che non ci sia alcun rischio di contaminazione vengono effettuati periodicamente controlli ambientali sull’aria e sulle superfici dell’impianto di imbottigliamento. In questo caso le analisi vengono effettuate da laboratori esterni, a cui vengono inviati i tamponi raccolti dentro l’impianto, che certificano l’assenza di rischio in ogni punto dello stabilimento.
Le acque Fonte Margherita sono imbottigliate in contenitori di vetro che vengono resi dagli acquirenti, e questo impone di prestare particolare attenzione alla sanificazione delle bottiglie prima della loro nuova immissione sul mercato.
Le bottiglie restituite dai clienti – a cui viene chiesto di conservare i recipienti vuoti chiusi con il loro tappo, per evitare che all’interno si depositino pulviscolo e altre scorie – vengono ripetutamente controllate e lavate in una macchina apposita, che usa inizialmente una miscela di soda al 2%. Le bottiglie vengono poi immerse in bagni con concentrazione di soda sempre inferiore, in modo da essere perfettamente igienizzate. Terminato il lavaggio si passa alla fase di sciacquo, che prevede una serie di passaggi, l’ultimo dei quali effettuato con la stessa acqua che verrà poi imbottigliata in quei recipienti. Una volta uscite dalla lavatrice – perfettamente pulite e ormai senza etichetta – le bottiglie passano attraverso l’ispettore elettronico, una macchina che controlla l’integrità del contenitore e l’assenza di corpi estranei al suo interno. I contenitori in uscita dal lavaggio vengono inoltre controllati periodicamente dal laboratorio di analisi interno allo stabilimento: le bottiglie pronte per essere riempite vengono tappate provvisoriamente con alluminio sterile e vengono poi sottoposte a un’analisi microbiologica, per controllare che al loro interno non ci sia crescita batterica. Queste analisi vengono svolte a campione, scegliendo bottiglie collocate in posizioni diverse all’interno della macchina lavatrice, in modo da essere certi che la pulizia sia stata portata a termine perfettamente in ogni punto.
Effettuati questi controlli, le bottiglie sono pronte per essere riempite, tappate ed etichettate. Anche i tappi – che sono sempre nuovi – vengono ciclicamente sottoposti ad analisi, e il loro corretto posizionamento su ogni bottiglia viene controllato dal carrellista, dal capolinea e dall’operatore che svolge le ultime operazioni sul prodotto.
Una volta effettuati tutti questi controlli, l’acqua Fonte Margherita è pronta per lasciare lo stabilimento. Le bottiglie riempite vengono stoccate temporaneamente in un magazzino, nell’attesa che arrivino gli esiti definitivi di tutte le analisi microbiologiche effettuate (che richiedono, per l’acqua, da uno a tre giorni, e fino a cinque giorni nel caso delle bibite). Una volta controllate le analisi e ottenuta la certezza che tutto è in ordine, l’acqua è pronta per essere consegnata ai suoi acquirenti.
Tutti questi controlli permettono a Fonte Margherita di avere la garanzia di immettere sul mercato prodotti di elevatissima qualità: l’azienda, però, è comunque a disposizione dei suoi clienti per svolgere eventuali analisi aggiuntive, in caso di particolari necessità.