Il Blog di Fonte Margherita

Il Sodio: un minerale fondamentale per l’organismo, alleato del nostro benessere

Scritto da Fonte Margherita | 9-mag-2024 15.06.46

Introduzione

Leggendo l’etichetta di una bottiglia d’acqua possiamo facilmente scoprire qual è il suo residuo fisso, ovvero quanti sali minerali e oligoelementi sono disciolti in un litro dell’acqua in questione. L’etichetta, però, non si limita a fornirci questo dato – che, per quanto importante, è comunque un po’ generico – ma prosegue precisando la quantità dei diversi minerali presenti in un litro d’acqua, permettendoci di sapere esattamente che tipo e che quantità di minerali stiamo per ingerire.

Queste informazioni sono particolarmente importanti perché i sali minerali svolgono un ruolo fondamentale nel funzionamento del corpo umano e regolano molte funzioni imprescindibili, come l’accrescimento delle strutture, la trasmissione degli impulsi nervosi, il mantenimento dei tessuti e così via. Per questa ragione è molto importante assumere una corretta quantità di minerali attraverso la dieta, e l’acqua è un’ottima alleata per aiutarci a conseguire questo obiettivo.

 

Il sodio: cos’è e qual è la sua funzione nel nostro organismo

Il sodio è un minerale, largamente presente in natura, che svolge un ruolo fondamentale nel garantire il benessere del nostro organismo, dal momento che regola una serie di funzioni essenziali, come la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli e il passaggio dei nutrienti e dell’acqua all’interno e all’esterno delle cellule. In più, il sodio è fondamentale per regolare il pH del corpo e garantire la vitalità delle cellule, e infatti nelle nostre ossa si trova immagazzinata una riserva di sodio che viene utilizzata, in caso di necessità, per riportare il pH del nostro corpo alla condizione fisiologica ed omeostatica.
 
 

Il sodio: come assumerlo e come evitare carenza ed eccesso

Questo elemento così importante per la nostra salute e il nostro benessere è, fortunatamente, presente in quasi tutti i cibi e le bevande che introduciamo nel nostro corpo attraverso la dieta, quindi nutrendoci in modo normale possiamo tranquillamente raggiungere il nostro fabbisogno di sodio (che, secondo le linee guida italiane, si attesta tra gli 0,6 e i 3,5 grammi al giorno). La grande disponibilità di questo minerale e le caratteristiche tipiche della dieta mediterranea fanno sì che sia molto raro trovarsi in condizioni di carenza di sodio, tanto che anche in situazioni fisiologiche particolari (come la gravidanza o l’allattamento) non è necessario assumere un’integrazione: è sufficiente nutrirsi di alimenti fondamentali come cereali, carne, pesce, uova, latte, per introdurre tutto il sodio di cui il nostro corpo ha bisogno.

La carenza di sodio è un’eventualità molto remota, che si presenta solo in situazioni estreme (eccesso di sudorazione non compensata da una corretta reidratazione, diete iposodiche estremamente restrittive, diarrea cronica, lesioni ai reni…). È molto frequente, invece, la situazione contraria, ovvero l’assunzione di una quantità di sodio superiore al nostro fabbisogno, dovuta a un eccessivo utilizzo di sale da cucina (NaCl, cloruro di sodio) o al consumo frequente di alimenti in cui il sodio è particolarmente abbondante, come salumi, olive, snack, prodotti conservati sotto sale o in salamoia. In questi casi l’organismo può trovarsi a dover gestire un eccesso di sodio, che può avere conseguenze anche molto gravi. L’eccesso di sodio, infatti, fa sì che le cellule del corpo conservino acqua al loro interno, e questa situazione a lungo termine può causare edemi e problemi legati alla ritenzione idrica. Inoltre, l’eccesso di sodio alimentare può provocare un aumento della pressione sanguigna – favorendo le varie patologie collegate all’ipertensione, che colpiscono soprattutto il cuore e le arterie – ed è correlato a un aumentato rischio di osteoporosi. In casi particolarmente gravi (ma anche estremamente rari) l’eccesso di sodio può causare una vera e propria intossicazione, provocando nausea, vomito, febbre, convulsioni e problemi respiratori.

 

Il sodio da bere: come scegliere l’acqua che apporta la corretta quantità di sodio

Il sodio è ampiamente presente in ciò che mangiamo e beviamo, ed è per questa ragione che è molto importante controllare la nostra dieta per evitare i rischi legati a un’assunzione eccessiva di questo minerale. Sicuramente il primo passo da compiere è quello di abituarsi gradualmente ad aggiungere ai nostri piatti meno sale da cucina, ma anche l’acqua ha un ruolo fondamentale nell’aiutarci a controllare l’assunzione di sodio.

Per questa ragione, quando si sceglie un’acqua da bere è sempre bene soffermarsi sulla quantità di sodio contenuta, preferendo in linea generale le acque che contengono minori quantità di questo minerale. Come abbiamo detto i sali minerali in generale sono un elemento molto importante della nostra dieta, e assumerli attraverso il consumo di acqua oligominerale o minerale è del tutto corretto, ma una volta osservato il dato relativo al residuo fisso è importante controllare anche la quantità di sodio, in modo da compiere una scelta davvero consapevole. La combinazione tra una discreta presenza di sali e una scarsa quantità di sodio è il mix perfetto che consente di garantire un adeguato apporto di minerali, senza per questo incorrere nei rischi causati dall’eccessivo consumo di sodio.

Queste indicazioni sono valide per tutti, ma assumono particolare importanza in caso di situazioni particolari, prima tra tutte l’ipertensione. Una dieta iposodica è fondamentale per chi soffre di pressione alta, e scegliere un’acqua a scarso contenuto di sodio è il primo passo da compiere per tenere sotto controllo questo aspetto.

Se poi – come avviene nel caso di acque come Acqua Azzurra di Fonte Margherita – la scarsa quantità di sodio convive con una buona presenza di altri sali minerali fondamentali (come calcio, magnesio e potassio), la prevenzione dell’ipertensione procede di pari passo con quella dell’osteoporosi e di altre patologie, permettendo di acquisire tramite l’acqua gli elementi di cui abbiamo bisogno e prevenendo i rischi legati a una loro assunzione eccessiva.