Calcoli ai reni e acqua: la salute comincia con una corretta idratazione. I consigli del nostro Direttore Sanitario, prof. Paolo Pastore

Fonte Margherita

L’acqua è fondamentale per il benessere del nostro organismo e per mantenere il nostro fisico in perfetta efficienza. Tra i tanti organi e apparati che traggono beneficio da una corretta idratazione ci sono senz’altro i reni.

Per scoprire di più a proposito dell’impatto dell’acqua che beviamo sulla funzionalità di questi organi, e per sapere come comportarci quando insorgono patologie come i calcoli renali, abbiamo posto qualche domanda al prof. Paolo Pastore, Direttore Sanitario di Fonte Margherita e professore ordinario di Chimica Analitica presso l’Università degli Studi di Padova.

 

In che modo l’acqua che beviamo può incidere sulla salute e l’efficienza dei nostri reni?

Bere molta acqua è importante per il nostro benessere generale, perché una corretta idratazione aiuta il nostro organismo a mantenersi in perfetta salute. Questo è vero per ognuno di noi, a prescindere da variabili come l’età o lo stato di salute: tutti dovremmo consumare, idealmente, circa 2 litri di acqua al giorno.

Tra i tanti organi che traggono beneficio dall’assunzione della giusta quantità di acqua ci sono anche i reni, perché idratarsi in modo corretto è un ottimo aiuto per mantenere in efficienza questi organi.


Quanta acqua dovrebbe bere ogni giorno chi soffre di calcoli renali?

Dare una risposta è difficile: solo il medico curante, che conosce nel dettaglio la situazione clinica del singolo paziente, può dare indicazioni precise e personalizzate a proposito della quantità di acqua da bere ogni giorno.

Ci sono quadri clinici relativi alla calcolosi, ad esempio, in cui un’eccessiva assunzione di acqua può favorire complicanze come coliche oppure ostruzioni renali, quindi è importante non affidarsi a indicazioni approssimative e seguire sempre scrupolosamente ciò che viene consigliato dal medico curante o dal nefrologo.

Quello che possiamo dire è che alcuni studi clinici hanno evidenziato che bere almeno due litri di acqua al giorno aiuta a prevenire la formazione dei calcoli renali, quindi abituarsi a bere la quantità di acqua prevista dalle linee guida è senz’altro utile in chiave preventiva.

 

Quali sono le categorie di persone più esposte al rischio dei calcoli renali?

La tendenza a sviluppare calcoli renali dipende spesso da una predisposizione individuale o familiare: alcune persone sono maggiormente esposte a questo rischio, indipendentemente dalle loro scelte alimentari, e quindi devono prestare particolare attenzione alla dieta e all’idratazione. Parlando in termini generali, inoltre, va ricordato che la popolazione maschile ha una probabilità tripla di produrre calcoli renali rispetto a quella femminile, quindi anche questo elemento ha una sua importanza.

Accanto a questi fattori, ce ne sono altri che dipendono invece dallo stile di vita e dall’ambiente esterno: la disidratazione, ad esempio, favorisce la formazione dei calcoli, quindi le persone che vivono in climi caldi e non si idratano a sufficienza possono essere più esposte a questo rischio.


Quando acquistiamo dell’acqua in bottiglia, a quali parametri dobbiamo prestare attenzione per capire se il prodotto è adatto per i nostri reni?


Come ricordavamo prima, la cosa fondamentale è bere la giusta dose di acqua nel corso della giornata: la composizione del liquido e la quantità di sali disciolti in esso sono relativamente poco importanti, quindi in linea di massima va ricordato che l’essenziale è bere molto, a prescindere da ogni altra considerazione sul tipo di acqua da preferire.

In passato spesso si consigliava a chi soffriva di calcoli renali di bere acque minimamente mineralizzate o al massimo oligominerali, ma oggi sappiamo che questa indicazione non è supportata da prove scientifiche (anzi, al contrario, alcuni studi sembrano suggerire che le acque un po’ più mineralizzate possono avere una funzione protettiva). Per diminuire il rischio di calcoli è molto più efficace intervenire sull’alimentazione – ad esempio riducendo il consumo di alimenti che contengono ossalati e sodio – che sul tipo di acqua bevuta.

Solo chi sa di avere problemi renali deve prestare attenzione alla quantità di acqua che assume?

Assolutamente no: bere molta acqua è essenziale per tutti, anche in assenza di patologie. Certamente, però, quando si soffre di problematiche renali bisogna prestare ancora maggior attenzione a questo aspetto, attenendosi sempre scrupolosamente alle indicazioni e ai consigli forniti dal proprio medico.

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