Come scegliere quale acqua bere? Ecco tutte le variabili da prendere in considerazione!

Fonte Margherita

L’acqua è uno dei pochi alimenti che deve essere costantemente presente nella nostra dieta. Siamo talmente abituati alla sua onnipresenza che raramente ce ne rendiamo conto in modo cosciente, ma ogni singolo giorno della nostra vita ognuno di noi beve una significativa quantità di acqua, fondamentale per il nostro benessere. Se non lo facciamo, in poche ore cominciamo ad avvertire i sintomi della disidratazione, che possono rapidamente condurci alla morte se non vengono prontamente contrastati attraverso l’assunzione di liquidi.

Per questa ragione bere la giusta quantità di acqua è fondamentale per la nostra salute, e altrettanto importante è scegliere un’acqua davvero adatta a noi. Quali sono, però, i parametri da prendere in considerazione per compiere questa scelta? Analizziamoli insieme!

 

Uno sguardo all’etichetta

Sappiamo che l’acqua non è tutta uguale ma che ogni fonte produce un’acqua unica, con caratteristiche organolettiche specifiche e una particolare concentrazione di sali minerali. Per questa ragione, l’etichetta dell’acqua è una vera e propria bussola che ci aiuta a scegliere con consapevolezza l’acqua più adatta a noi.

L’etichetta riporta diversi parametri, ognuno dei quali ci fornisce una particolare informazione a proposito della qualità dell’acqua. Vediamo insieme quali sono le indicazioni che possiamo ricavare da una lettura attenta dell’etichetta:

  • Residuo fisso: la quantità di minerali disciolti in acqua ci permette di classificare la nostra acqua come minimamente mineralizzata (residuo fisso inferiore a 50 mg/L), acqua oligominerale (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L), acqua medio-minerale (residuo fisso tra 500 e 1500 mg/L) o acqua ricca di sali minerali (residuo fisso superiore ai 1500 mg/L). Il residuo fisso è un elemento importantissimo da tenere in considerazione quando scegliamo l’acqua da bere: se, ad esempio, abbiamo svolto attività fisica e dobbiamo reintegrare i liquidi perduti, è opportuno optare per un’acqua medio- minerale o almeno oligominerale, dal momento che con il sudore abbiamo disperso anche sali minerali, che possiamo facilmente re-introdurre tramite l’acqua. Al contrario, se soffriamo di problemi ai reni è opportuno scegliere un’acqua con basso residuo fisso, mentre l’acqua ricca di minerali va assunta solo in presenza di particolari patologie, e sotto stretto controllo medico.
  • Sali minerali: l’etichetta indica quali minerali sono disciolti nell’acqua, e in quale quantità. Scegliere un’acqua ricca di un determinato minerale può essere particolarmente utile in determinate circostanze: l’acqua ricca di calcio, ad esempio, è indicata durante la gravidanza, l’infanzia o nell’età avanzata, perché il calcio aiuta la formazione delle ossa e dei denti ed è un importante alleato per combattere l’osteoporosi; se soffriamo di ipertensione dobbiamo preferire invece acqua povera di sodio, mentre un’elevata quantità di potassio o magnesio può aiutarci a sentirci più energici.
  • pH: il pH è un indicatore della maggiore o minore acidità dell’acqua. L’acqua distillata priva di anidride carbonica a una temperatura di 25° C ha pH 7,00, punto che costituisce la condizione di neutralità. Le acque con pH maggiore possono essere un aiuto se si soffre di acidità di stomaco, mentre quelle con pH inferiore sono indicate per contrastare i problemi di digestione.

Questi sono solo alcuni dei parametri di cui tenere conto per la scelta dell’acqua migliore per noi. Ve ne sono anche molti altri, che possono variare a seconda della nostra età o dei nostri particolari bisogni fisici: i neonati e i bambini piccoli, ad esempio, devono assumere acqua povera di nitrati, mentre chi segue una dieta vegetariana o soffre di anemia può trarre beneficio dall’assunzione di acqua ferruginosa (acqua che contiene oltre 1 mg di Ferro per litro). Scegliere l’acqua adatta a noi può aiutarci a mantenerci in salute e a sentirci più energici: per questa ragione è importante leggere sempre l’etichetta ed eventualmente chiedere al nostro medico quali sono i parametri da tenere in considerazione per scegliere l’acqua più adatta a noi.

 

La giusta attenzione al sapore

L’acqua non è tutta uguale, e la differente quantità di minerali disciolti in essa incide in modo significativo anche sul suo sapore. Dato che bere quotidianamente la giusta quantità di acqua è molto importante per la nostra salute, scegliere un’acqua che ci piaccia può essere un valido incentivo a bere di più e più volentieri.

Il modo migliore per determinare quale acqua è più in linea con i nostri gusti è, ovviamente, assaggiare l’acqua proveniente da diverse fonti fino a trovare quella che ci piace di più. Anche l’etichetta, però, può fornirci qualche utile indicazione: l’acqua con maggiori quantità di calcio risulta generalmente più dolce, mentre l’acqua che contiene molto magnesio o manganese tende ad avere un retrogusto leggermente più amaro. L’acqua in cui sono disciolti molti bicarbonati e cloruri è un po’ più salata, mentre quella solforosa ha un inconfondibile sapore di uova marce.

Tutti questi elementi possono aiutarci a identificare l’acqua più in linea con le esigenze del nostro palato e più adatta ad accompagnare determinati cibi o momenti della giornata. Non è infrequente, infatti, una certa preferenza per l’acqua oligominerale come bevanda da bere durante i pasti, mentre in altri momenti della giornata può essere più soddisfacente scegliere un’acqua maggiormente mineralizzata, che ha un sapore più deciso.

 

Liscia o gassata?

Un ultimo elemento che può influenzare la nostra preferenza per una tipologia di acqua rispetto a un’altra è la presenza di anidride carbonica disciolta nel liquido: la CO 2 , infatti, rende l’acqua frizzante, quindi modifica notevolmente le qualità organolettiche dell’acqua che beviamo.

L’acqua in bottiglia può essere naturalmente frizzante (detta anche “effervescente naturale”) se l’anidride carbonica è presente in essa già alla sorgente, oppure può essere resa frizzante tramite l’aggiunta artificiale di anidride carbonica. A seconda della quantità di CO 2 presente, l’acqua può essere classificata come “leggermente frizzante” oppure “frizzante”.

La preferenza per l’acqua naturale, leggermente frizzante o frizzante dipende dalle abitudini e dal gusto personale, ma in determinate circostanze può essere più opportuno preferire una tipologia di acqua rispetto all’altra. L’acqua frizzante, infatti, è inadatta se si soffre di gonfiore addominale, di reflusso gastro- esofageo o di ulcere gastriche o se si hanno problemi di dilatazione gastrica, perché l’anidride carbonica può peggiorare i disturbi legati a queste patologie. Anche quando dobbiamo re-integrare una grande quantità di liquidi dispersi con il sudore è meglio preferire un’acqua naturale, perché l’acqua frizzante riempie di più lo stomaco e falsa il nostro senso di sazietà, inducendoci a bere meno di quanto dovremmo. L’acqua frizzante, al contrario, è indicata per aiutare la digestione in caso di pesantezza di stomaco e ci aiuta a mantenere alto il nostro livello di attenzione.

Non va dimenticato, infine, che molte persone trovano l’acqua frizzante più piacevole da bere, perché l’anidride carbonica stimola in modo particolare le papille gustative: anche questo parametro non va trascurato, dal momento che scegliere un’acqua che ci piaccia e che ci soddisfi già nel momento in cui la beviamo può aiutarci a idratarci in modo corretto e a rendere piacevole l’assunzione di liquidi, essenziale per il benessere del nostro organismo.

 

ACQUA A DOMICILIO CONSEGNATA A CASA TUA  Richiedi una consegna di acqua a domicilio. I nostri distributori coprono  tutto il territorio Italiano.  RICHIEDI SUBITO UNA FORNITURA

Quanta acqua bisogna bere ogni giorno? Scopriamo come idratare al meglio il nostro organismo Il sapore dell’acqua: scopriamo insieme cosa influenza il gusto dell'acqua che beviamo