Introduzione
La qualità dell’acqua che consumiamo ha importanti ricadute sul nostro benessere generale e sulla nostra salute, ed è per questa ragione che, quando si parla di acque, è molto importante non improvvisare ma scegliere con consapevolezza il prodotto più adatto alle nostre esigenze.
Capire qual è l’acqua più adatta a noi non è sempre facile, ma per orientarci in questa scelta possiamo contare su un prezioso alleato: l’etichetta, che è sempre presente in qualsiasi acqua imbottigliata e che riporta le caratteristiche principali dell’acqua e gli elementi che contiene. I dati riportati sull’etichetta sotto la dicitura “Analisi chimica e fisico-chimica” sono il frutto di analisi periodiche a cui l’acqua viene sottoposta, e ci permettono di conoscere in ogni momento con precisione la quantità e la qualità dei nutrienti che stiamo assumendo, oltre che di sapere qual è l’ente che ha effettuato il controllo e in che data.
Leggere l’etichetta è fondamentale per riuscire a individuare l’acqua più adatta a noi: vediamo insieme quali sono i parametri principali da considerare per scegliere il prodotto giusto.
Residuo fisso
Sull’etichetta è sempre riportato il “residuo fisso a 180°” dell’acqua, valore che ci permette di sapere quanti minerali sono disciolti in un litro d’acqua.
Questo dato è espresso in milligrammi per litro ed è il parametro che ci permette di classificare il prodotto come acqua minimamente mineralizzata (residuo fisso inferiore a 50 mg/L), acqua oligominerale (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L), acqua medio-minerale (residuo fisso tra 500 e 1500 mg/L) o acqua ricca di sali minerali (residuo fisso superiore ai 1500 mg/L, acqua da consumare solo in caso di particolari esigenze di salute e sotto il controllo del medico).
Conoscere il residuo fisso dell’acqua che stiamo per consumare è sempre molto importante, ma diventa fondamentale in caso di condizioni fisiologiche particolari (gravidanza, allattamento, età avanzata…) o in presenza di patologie, dal momento che i sali disciolti nell’acqua sono micronutrienti che svolgono un ruolo fondamentale per garantire l’equilibrio del nostro organismo.
Minerali
Una volta stabilito se preferiamo un’acqua “leggera”, quindi poco mineralizzata, oppure al contrario un’acqua oligominerale o medio-minerale, possiamo continuare la lettura dell’etichetta soffermandoci sui dati relativi ai diversi minerali presenti.
I minerali più importanti per il benessere del nostro corpo sono calcio, sodio, potassio e magnesio, e l’etichetta dell’acqua riporta la quantità di ognuno di essi.
- Calcio: questo elemento è ampiamente presente in natura, e la sua presenza nell’acqua è maggiore in caso di acque provenienti da rocce calcaree. Il calcio svolge un ruolo fondamentale per la costituzione delle ossa e dei denti, ed è per questa ragione che è molto importante assumerlo durante la gravidanza, l’infanzia o nell’età avanzata, per combattere l’osteoporosi.
- Sodio: anche questo elemento è ampiamente presente sulla crosta terrestre e – dato che è molto solubile – lo si ritrova sempre nell’acqua. Un adeguato apporto di sodio è fondamentale per il benessere dell’organismo, dal momento che la sua presenza garantisce il corretto transito di acqua e nutrienti all’interno delle cellule del nostro corpo, ma il suo consumo deve essere limitato e controllato se si soffre di ipertensione.
- Potassio: il potassio è meno solubile del sodio e quindi è meno presente nell’acqua (spesso i suoi valori non superano il milligrammo per litro). È comunque un minerale indispensabile per l’organismo umano, ed è per questa ragione che non è stato definito un limite massimo alla sua presenza nell’acqua.
- Magnesio: l’organismo umano necessità di almeno 300 mg di Magnesio al giorno, e questo minerale può essere assunto sia tramite il cibo che tramite l’acqua. Un’acqua con elevata quantità di magnesio aiuta a mantenere in salute il sistema nervoso, i muscoli, le arterie e le ossa, ma bisogna prestare attenzione al fatto che un suo consumo eccessivo può avere effetto lassativo.
Acque speciali
Se una determinata acqua contiene un’elevata quantità di un particolare elemento, è possibile che l’etichetta lo indichi in maniera molto evidente: è il caso, ad esempio, dell’acqua “ferruginosa”, che contiene oltre 1 mg di Ferro per litro ed è quindi molto adatta per chi soffre di anemia, per i vegetariani e per le donne in gravidanza, o dell’acqua “calcica”, in cui sono presenti più di 150 mg di Calcio per litro e che è indicata soprattutto per combattere l’osteoporosi.
È molto importante che acque di questo tipo siano assunte sempre con consapevolezza, dal momento che il loro alto tenore di minerali ha ricadute importanti sulla salute. Va anche ricordato che l’acqua è un elemento fondamentale, ma che da sola non è sufficiente per reintegrare una significativa carenza di un determinato nutriente: assumere acqua che contiene un particolare minerale è quindi sicuramente utile, ma non sempre sufficiente per proteggerci da determinate patologie o per garantirci un adeguato apporto nutrizionale. L’etichetta va letta con attenzione proprio per far crescere la nostra consapevolezza a proposito di qualità e quantità di ciò che ingeriamo.
Conducibilità elettrica
Il pH
Il pH è un valore che ci permette di definire l’acidità dell’acqua, utilizzando una scala che va da 0 (massima acidità) a 14,00 (minima acidità o massima basicità). Il pH dell’acqua distillata senza aggiunta di anidride carbonica a una temperatura di 25° è 7,00, punto che costituisce la condizione di neutralità.
Le acque normalmente in commercio hanno un pH compreso tra 6,5 e 8,0, e in linea generale possiamo dire che le acque con pH più basso sono indicate per chi ha problemi di digestione, mentre quelle con pH maggiore possono aiutare in caso di acidità di stomaco.
Nitrati
Tracce di altri elementi
Un’ultima indicazione che può essere presente sull’etichetta è quella relativa agli “elementi in traccia”, ovvero agli elementi presenti nell’acqua in minima quantità. Questi elementi possono essere metalli pesanti (mercurio, piombo…) oppure altri elementi presenti naturalmente sulla crosta terrestre come litio, stronzio, rame, cromo e così via.
Alcuni di questi elementi sono considerati “contaminanti” e il loro valore massimo è stabilito per legge, ma le acque in bottiglia contengono sempre quantità di contaminanti molto inferiori ai limiti consentiti, quindi prestare attenzione a questo parametro può essere utile solo se si vuole controllare quanto il livello di queste sostanze sia inferiore ai parametri di legge.